Selezionare una
discografia essenziale non è facile perchè guardando a ritroso nella cronologia musicale del secolo scorso, ci si può perdere, smarriti tra centinaia di
capolavori, dischi diventati
riferimenti per intere generazioni di musicisti e non solo. Inoltre, c'è la coscenza di quanto possa essere arduo essere
oggettivi nello stilare una cernita, perchè si opera in un ambito nel quale si è influenzati dal
gusto personale. Al contempo però, esiste la consapevolezza che alcuni album abbiano qualcosa da
raccontare più di altri. Per
impatto sulla scena musicale, innovazione, suono, spessore artistico. Ma, soprattutto, per le
emozioni che suscitano. La quantità di emozioni che un disco è in grado di offrire, infatti, resta probabilmente il metro di valutazione più
schietto per
giudicarne l'entità.
E, sullo stesso piano, un grande disco resta la
fotografia del processo attraverso cui un artista è riuscito a far
confluire in musica le sue emozioni, in maniera efficace e potente. Ascoltare musica,
conoscere dischi importanti è dunque avere cognizione di questo sviluppo in cui le emozioni che si fanno
arte. E questa cognizione porta a un desiderio di
emulazione sano e virtuoso, nel quale si fa musica per
esprimersi, per dare voce alle proprie
esperienze e passioni.
Ascoltare e conoscere i classici della musica ha inoltre un enorme valore formativo e didattico perchè fornisce delle
competenze che possono essere preziose in ambito
lavorativo: più ampia e approfondita sarà la rosa dei dischi che un musicista conosce, maggiore sarà lo scenario di
generi musicali, linguaggi e stili in cui saprà calarsi in maniera puntuale e
consapevole.
Con queste premesse, iniziamo un viaggio tra i dischi che abbiamo ritenuto più influenti nella storia musicale, mantenedo il focus sulla dimensione batteristica. Un elenco, in ordine sparso, di opere indispensabili che ogni batterista dovrebbe ascoltare, da cima a fondo, per almeno una volta.
Jonathan Vitali & Gianni Rojatti