E’ passato circa un anno dal mio ultimo post nel quale esprimevo un personale punto di vista sullo Strymon “Big Sky”. Nella circostanza, riferendomi al delay “Timeline” della medesima ditta, riflettevo sulle possibilità di controllo midi, considerato l’ampio ventaglio di opzioni offerte da questo complesso delay. Non ho mai voluto acquistare una pedaliera midi, considerato il rapporto ingombro/trasportabilità/maneggevolezza/costo … né, del resto, ho mai voluto piegarmi all’acquisto di un Ipad per pilotare il timeline. Per un certo tempo ho cercato un prodotto che coniugasse il pregio di dimensioni contenute e la possibilità di un editing confacente alle possibilità dischiuse da Timeline … finché un bel giorno non è apparso sul web un nuovo prodotto della francese Arturia: il “Beatstep”. Dotato di 16 encoder rotativi e 16 pad, di piccole dimensioni, il prodotto offriva anche un’altra potenzialità, probabilmente unica nel suo genere: quella di poter essere alimentato via usb mediante un socket differente rispetto a quello preposto alla trasmissione dei dati midi. E’ bene chiarire che diversi prodotti simili non dispongono di questa opzione per cui, pur potendo essere comodamente usati su Mac o Pc (un’unica porta usb provvede contemporaneamente all’alimentazione ed al flusso dei dati), non si prestano all’uso che avevo in mente (pilotare hardware musicale come il Timeline). Naturalmente ho accertato in via preliminare quale tipo di editing venisse offerto da Arturia riguardo ai parametri midi: nessun problema, tramite l’apposito software “Midi Control Center”, la ditta reclamizzava sul proprio sito la pressoché totale gestibilità dei parametri midi, in particolare la possibilità di assegnare agli encoder rotativi ed ai pad tanto messaggi di Control Change (CC) quanto di Program Change (PC). Benissimo, mi son detto … il gioco è fatto! Assegno le funzioni delle manopole di timeline a Beatstep per controllare i parametri via CC, assegno ai pad una serie di preset da me preferiti in maniera da richiamarli via PC e (… attenzione…) … assegno all’encoder rotativo più grande di Beatstep la funzione di scorrere tutti i preset di timeline, assegnandogli la funzione di PC. Acquistato Beatstep e avviato da Mac il Midi Control Center ho verificato che, contrariamente a quanto reclamizzato sul sito, agli encoder rotativi non era possibile assegnare i messaggi di Program Change … - com’è possibile – mi son chiesto … eppure sul sito è scritto che questo tipo di evento midi è assegnabile alle manopole … Ecco come è andata a finire: Naturalmente ho subito inviato una mail ad Arturia … correva l’anno 2014, il mese era quello di giugno: non potendo riprodurre, per ragioni editoriali, la fedele trascrizione del carteggio informatico intercorso, tra il giugno 2014 ed il gennaio 2015, tra me e la ineffabile Arturia, ne fornisco la sintesi che segue. Prima mail (20 giugno 2014) richiedo ad Arturia di rilasciare al più presto una versione aggiornata del firmware che assicuri l’assegnabilità delle funzioni di program change ai potenziometri rotativi. Arturia risponde che la mia richiesta verrà aggiunta alle lista degli aggiornamenti. Seconda mail (21 giugno 2014) obbietto ad Arturia la circostanza che, secondo quanto reclamizzato nel sito, la potenzialità da me richiesta doveva già essere implementata nel software. Arturia ribadisce la risposta data in precedenza. terza mail (25 giugno) – faccio notare ad Arturia che per correttezza dovrebbe eliminare dal sito una caratteristica che non esiste, chiedendo quando verrà rilasciato l’aggiornamento. Arturia risponde che non può dare una data precisa ma che avverrà “abbastanza presto”. quarta mail (3 luglio) – dichiarandomi insoddisfatto della generica promessa faccio notare ad Arturia che una compagnia seria avrebbe l’obbligo di rimediare tempestivamente spiegando agli utenti le ragioni per le quali il prodotto ha caratteristiche differenti rispetto a quanto reclamizzato. Arturia risponde di non poter fornire una data precisa per ragioni tecniche chiedendo di voler indicare il punto in cui appare la caratteristica che da me rilevata.
quinta mail (del 4 luglio) trasmetto semplicemente ad Arturia il link del loro stesso sito. Arturia risponde che essendo la caratteristica non implementata hanno provveduto a cambiare le specifiche sul loro sito, assicurando che entro due mesi essa verrà introdotta e scusandosi per l’inconveniente causato. sesta mail (del 16 luglio) – dichiaro di essere disposto personalmente ad attendere due mesi ma nello stesso tempo invito Arturia a pubblicare nel sito le risposte a me date privatamente per una questione di correttezza nei confronti dei clienti. Arturia mi ringrazia della preoccupazione (…?...) settima mail (15 settembre) rappresento ad Arturia che I due mesi sono trascorsi e nessun aggiornamento del firmware è stato rilasciato: chiedo spiegazioni. Arturia risponde che l’aggiornamento richiede un po’ di tempo in più e che esso probabilmente non verrà rilasciato prima del gennaio 2015 ottava mail (5 gennaio) – faccio notare ad Arturia che il mese di gennaio è giunto ed il promesso aggiornamento del software non è avvenuto … nessuna risposta nona mail ( 17 gennaio 2015) – invio l’ennesima mail ad Arturia chiedendo riscontro … nessuna risposta In data 23 gennaio 2015 apro la mia casella di posta elettronica e cosa ti vedo? Una mail mediante la quale Arturia informa tutti gli utenti del lancio di un nuovo prodotto: Arturia Beatstep “PRO” … La sintesi della vicenda è la seguente: dopo aver reclamizzato un prodotto sottolineandone caratteristiche non rispondenti al vero, la ditta Arturia ha assicurato a più riprese un aggiornamento del software rispondente alle caratteristiche a suo tempo reclamizzate senza mai far fronte, come sarebbe stato doveroso, al proprio impegno, lanciando poi un nuovo prodotto che, naturalmente, renderà obsoleto quello vecchio. A proposito, dimenticavo: Arturia ha tempestivamente eliminato dal proprio sito ogni riferimento alla possibilità di assegnare messaggi di program change agli encoder rotativi, ma non mi risulta abbia accolto l’invito ad informare della cosa i propri utenti. Nel rivolgere ad Arturia i miei più sentiti complimenti per la profonda ispirazione etica della propria condotta commerciale, sottopongo la vicenda ai lettori di “Accordo” per le conclusioni che vorranno trarne e le considerazioni che riterranno di esprimere.
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