di redazione [user #116] - pubblicato il 21 settembre 2014 ore 08:00
Arriva settembre e anche per Davide è il momento di tornare a casa. Il viaggio che ha portato il Vespautore in giro per l'Europa è concluso, ma gli ha regalato esperienze indimenticabili e molte lezioni. Eccolo nell'ultimo appuntamento, ma è solo un arrivederci.
Arriva settembre e anche per Davide è il momento di tornare a casa. Il viaggio che ha portato il Vespautore in giro per l'Europa è concluso, ma gli ha regalato esperienze indimenticabili e molte lezioni. Eccolo nell'ultimo appuntamento, ma è solo un arrivederci.
Di nuovo a casa. Vi assicuro che tornare alla routine dopo un mese di fila "on the road" non è facile. Per niente.
È stato un mese vissuto alla grande. Un concentrato di esperienze, situazioni e volti indimenticabili. Bei momenti e non solo. Non sempre tutto è andato per il verso giusto e, complice una pozza d’olio, abbiamo pure assaggiato l’asfalto Polacco. Fortunatamente nell’impatto la chitarra, il cantautore e la Vespa hanno retto!
Molti ora mi chiedono: e il pubblico? Com’era la reazione della gente? Quello che posso dire è che non ho mai trovato indifferenza da parte del pubblico che, anzi, si è sempre dimostrato molto caloroso e amichevole. Non ho mai avuto problemi durante le esibizioni, tranne una volta, quando la polizia polacca mi ha fatto notare, molto gentilmente, che ero in una zona "protetta" in cui non si poteva suonare. Quasi rammaricata, la bionda poliziotta si è prodigata nel darmi consigli sui luoghi dove poter suonare liberamente.
Qualcuno invece mi chiede: lo rifaresti? La mia risposta è: lo rifarò. Anche se il tour 2014 non è ancora finito (rimane qualche weekend italiano) sto già lavorando al progetto 2015.
Potrei dire che rimane il rammarico per una situazione meteorologica che è stata tutto tranne che ideale, invece dico che va bene così. Nei giorni di pioggia ho avuto modo di apprezzare meglio le realtà locali, gli usi e costumi dei luoghi che ho attraversato. Non mi ritengo ancora oggi un artista di strada nel senso comune del termine, mi vedo più come un cantautore che suona in posti "sbagliati".
Qualcuno mi chiede: ci si può vivere? Non ho mai cercato la "moneta facile" in questo tour, ho cercato più il contatto con le persone, alla fine il mio scopo era quello di far conoscere la mia musica. Il fatto che qualcuno oggi mi scrive dicendomi di avere apprezzato il mio disco è una delle più grandi soddisfazioni che io possa avere.
Un grazie a Soundsation, alla redazione di Accordo e a tutti gli Accordiani che mi hanno seguito!