Sfatiamo il mito del Twang: segreti di una Fender Telecaster 1960
di bobchill [user #6868] - pubblicato il 02 dicembre 2020 ore 13:00
L'incontro con una splendida Telecaster blonde del 1960 è l'occasione per scoprire più da vicino il concetto di twang, e tutti i dettagli che si conoscono meno nella capostipite Fender.
Quando si descrive il suono Telecaster più autentico, il termine “Twang” viene inevitabilmente tirato in ballo. Ma cosa significa davvero “Twang”?
Con questa parola onomatopeica si fa riferimento a un caratteristico timbro sonoro, ma siamo proprio sicuri di averne compreso fino in fondo il senso?
Il “twang” è davvero un elemento caratterizzante e fondamentale del suono Telecaster?
È veramente un indice di qualità che identifica una buona Telecaster “DOC” come un marchio di fabbrica?
Ho recentemente esaminato uno strumento particolarmente indicato a dare una risposta a queste domande. Il mio amico Marco mi ha chiesto consiglio per comprare una buona vecchia Telly vintage e io gli ho suggerito di optare per una stupefacente blond del marzo 1960, in ottime condizioni e addirittura con custodia originale in tolex marrone e cartellino di istruzioni dell’epoca. È ancora presente anche il famigerato copri-ponte “a posacenere”, destinato - in un’ampia percentuale di casi - ad andare disperso in studi di registrazione e sale prova, sepolto sotto un mucchio di cicche di sigaretta.
La data del manico è segnata a matita, come in uso fino al 1962, e il numero di serie è inciso sul bordo inferiore della piastra del manico, come si vede su diverse Fender del periodo.
Marco mi ha gentilmente invitato ad andare a trovarlo in Germania, dandomi la possibilità di provare la sua chitarra e renderla protagonista indiscussa di un video.
Questo incredibile strumento è recentemente passato nelle mani degli amici collezionisti e rivenditori di Rockandvintage.it, dunque a breve potrebbe far capolino sul loro sito web.
Questa Telecaster, a netto di appariscenti dipinti psichedelici, è per molti versi simile alla "Dragon" Telecaster che Jimmy Page utilizzò nel primo album dei Led Zeppelin e per tutto il primo periodo di attività della band.
È lo strumento perfetto per far luce su alcuni aspetti meno noti e celebrati del “puro suono Telecaster”.
Ne ho approfittato per provare a fare più chiarezza sulla tecnica costruttiva dei manici Fender "Slab Board" dei tardi anni '50-primi anni ‘60, rispetto alle successive tecniche, definite rispettivamente "curved" e "veneer". Sono anche spiegati i motivi della transizione tra queste differenti tecniche adottate in Casa di Fullerton.
Inoltre abbiamo l'opportunità di ascoltare un test di comparazione tra due diversi sistemi di ancoraggio delle corde: il ponte "Top Loader", utilizzato nell’era degli “slab” e il consueto sistema "string-through body", con corde montate attraverso il corpo.
Infine è chiaramente spiegato e dimostrato il funzionamento del circuito dei toni a due condensatori, montato nelle Telecaster tra 1953 ed il 1967, il cosiddetto "Deep Rhythm Circuit" o "Dark Circuit".
Dunque una chitarra che offre numerosissimi spunti interessanti di approfondimento, che ho il piacere di condividere.
Il filmato è in lingua inglese con accurati sottotitoli italiani attivabili dalle opzioni del player.