Verzerrer, Perkolator e Dresden: Fredric aggiorna tre rarità
di redazione [user #116] - pubblicato il 09 marzo 2019 ore 08:00
Fredric Effects replica e aggiorna tre fuzz d’annata dalla voce violenta e sgraziata. Tornano il Verzerrer, l’Utility Perkolator e il Dresden Synth Fuzz.
Il laboratorio londinese di Fredric Effects trae ispirazione dalla tradizione dei fuzz d’epoca per tre edizioni aggiornate alle moderne tecnologie, tutte con un rinnovato chassis dalla superficie inclinata e con jack dall’alto.
Il Verzerrer distortion fuzz è una replica modificata e ampliata del Bohm Trickverzerrer, distorsore prodotto in Germania dell’Est tra gli anni ’60 e ’70. Oggi raro e quasi inutilizzabile per gli standard tecnici moderni, aveva prese DIN a cinque pin al posto dei jack e piccoli trimmer da operare con la punta di un cacciavite sullo chassis in plastica nero.
Fredric ne ha ricostruito il circuito in chiave moderna e usando componenti d’epoca. L’edizione 2019 trasforma i trimmer in potenziometri convenzionali sul pannello, aggiunge un controllo di gain e inserisce all’interno una serie di DIP switch per personalizzare la voce del distorsore.
L’Utility Perkolator è l’ultima interpretazione Fredric Effects dell’Interfax Harmonic Percolator, fuzz al germanio proveniente dagli anni ’70 che ora guadagna più gain e fornisce un tono più a fuoco e definito grazie a un filtro low-pass che attenua le frequenze più acute, responsabili di suoni eccessivamente frizzanti e di rumori di fondo poco graditi. Per gli amanti della tradizione a tutti i costi, due DIP switch all’interno dello chassis consentono comunque di disattivare il filtro a piacimento.
Dal punto di vista sonoro, il pedale include un circuito di ring modulation per un effetto octaver dal sapore retrò e dalle timbriche particolarmente aggressive.
Il Dresden Synth Fuzz racchiude due octave fuzz in parallelo, uno dedicato all’ottava superiore e uno a quella inferiore. Regolabili in maniera indipendente, quando sono uniti tra loro danno vita a un timbro graffiante e profondo che può ricordare la voce di un sintetizzatore analogico guasto.
Nella versione MK II sono aggiunti un potenziometro Blend con cui dosare parte del segnale d’ingresso nel mix e una manopola Input Gain che consente di incrementare il sustain e ridurre al contempo l’effetto glitch che caratterizza gli octaver analogici in particolare sulle frequenze più basse.