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SL4X: in prova la Jackson da corsa per la fascia media
SL4X: in prova la Jackson da corsa per la fascia media
di [user #116] - pubblicato il

Hot Rails, costruzione neck thru e tastiera compound confezionano una super-Strat moderna che guarda agli anni ’80 con il pallino per la performance estrema.
Finiture neon, Floyd Rose e tre mini-humbucker a bordo, la SL4 è la derivata della Soloist dedicata a tutti i fanatici del glam e dintorni ma con il desiderio per uno strumento focalizzato sulla performance in ogni dettaglio.

Proveniente dalla serie X, la super-Strat in prova fa del prezzo accessibile il suo punto di forza, ma mette sul piatto tutte le basi per una super-Strat di razza capace di fronteggiare senza riserve l’agguerrita concorrenza.

SL4X: in prova la Jackson da corsa per la fascia media

Il body in tiglio è uno standard apprezzato per la capacità di restituire note sempre a fuoco e definite anche con le distorsioni più spinte. Qui Jackson lo modella con le forme classiche delle due spalle asimmetriche e ci piazza al centro un ponte Floyd Rose, come vuole la miglior tradizione delle super-Strat d’annata. Il modello è uno Special per offrire il giusto compromesso tra efficienza e risparmio per il pubblico: coadiuvato dall’immancabile bloccacorde al capotasto, l’hardware dimostra di reggere ampiamente le manovre più audaci e non fa rimpiangere le edizioni più costose.

Lama chirurgica più che pesante mannaia, la SL4X affida la sua voce elettrica a tre mini-humbucker Hot Rails Duncan Designed. Sustain in abbondanza, attacco deciso e presenza da vendere sono alcune tra le caratteristiche che hanno reso i Duncan una tra le scelte preferite dagli shredder di ogni epoca.

Fin da subito la chitarra rende evidente la sua propensione al solismo e alle esecuzioni più elaborate. Anche i riff giovano della definizione sonora di cui la SL4X è capace e le frasi risultano rapide e naturali grazie a un profilo sottile, scorrevole. La mano si muove comoda sul raggio compound che va ad appiattire la tastiera dai 12 pollici del capotasto fino ai 16 delle sezioni più acute del manico, una scelta diffusa nel catalogo Jackson ma tutt’altro che scontata per la fetta di mercato in cui la serie X si muove.

SL4X: in prova la Jackson da corsa per la fascia media

L’estensione di 24 fret è sfruttabile nella sua interezza grazie a una spalla inferiore nettamente arretrata e a un tacco praticamente nullo per il manico. L’asse in acero che lo compone, infatti, attraversa tutto lo strumento in una struttura neck thru che aiuta la trasmissione delle frequenze quanto i movimenti della mano sinistra.
Sotto la tastiera in palissandro si celano anche dei rinforzi in grafite per garantire un insieme solido, capace di trasmettere vibrazioni vigorose e resistente agli stress del clima e dei viaggi.



La SL4X siede comodamente nella fascia media del mercato per regalare uno strumento performante ed efficace a chiunque voglia completare la propria rastrelliera con una chitarra di estrazione moderna ma con il fascino delle forme slanciate e dei colori sgargianti che hanno dominato la scena a cavallo tra gli anni ’80 e ’90.
Se corrispondete alla descrizione, una visita al sito ufficiale e un test approfondito sotto le proprie mani sono consigliabili.
chitarre elettriche jackson sl4x
Link utili
SL4X sul sito Jackson
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