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API 550b eq - Hardware vs. Software
di [user #45705] - pubblicato il

Chi frequenta il mondo dell'audio professionale sa bene che da diversi anni ormai è in atto una battaglia tra i sostenitori dell'analogico e i fans del digitale, soprattutto ora che spopolano le emulazione di tutte le macchine vintage che hanno fatto la storia della registrazione. Ma quanto si avvicinano le macchine emulate all'originale? Oggi proveremo a dare una risposta a questa domanda utilizzando l'equalizzatore API 550b e due di sue emulazioni software.
L'API 550b è il modulo di equalizzazione 4 bande della casa statunitense, originariamente progettato per lavorare all'interno delle sue console, e che oggi possiamo inserire in un qualsiasi rack compatibile con moduli serie 500. Successore del leggendario 550a, eq a 3 bande progettato negli anni '60, il 550b aggiunge una banda di equalizzazione in più e diverse frequenze selezionabili. Come il suo predecessore, mantiene la possibilità di guadagnare o attenuare la frequenza selezionata a step di 2 db, per un totale di più o meno 12 db. Le frequenze selezionabili sono 7 per ognuna delle 4 bande e i filtri per le alte e le basse possono essere commutati da peaking a shelving.

Particolarità di questo equalizzatore è l'utilizzo di una bandwith (campana) proporzionale o Proportional Q, che rimane larga quando si utilizzano pochi db di guadagno o attenuazione e si stringe progressivamente aumentando il valore di gain in positivo o negativo, rendendo il 550b un equalizzatore ideale anche per interventi correttivi mirati. 

L'uso della circuitazione a componenti discreti e del famoso Op-amp API 2520, rendono il suono di questo equalizzatore particolarmente apprezzato dai sound engineer di tutto il mondo per il suo colore e il suo caratteristico punch. Ideale su qualsiasi sorgente, il 550b, come il fratello 550a, è particolarmente utilizzato ancora oggi sopratutto per trattare le chitarre elettrice. Potete sentire il suo suono in azione in centinaia di produzioni famose, registrate e mixate sulle grandi console API, come Led Zeppelin IV, Van Halen I e Purple Rain di Prince per citarne solo alcuni.

Il Test

Per questo test abbiamo utilizzato un modulo originale API 550b inserito in un lunchbox API 6B, collegato direttamente ad un canale della scheda audio RME Fireface 800. Una volta trovato il settaggio desiderato abbiamo copiato la posizione dei controlli su due plugin che emulano direttamente questo modulo, il Waves Audio API 550B, sviluppato in collaborazione con la casa statunitense, e il T-RackS EQ-PB dell'italiana IK Multimedia, che abbiamo già avuto il piacere di provare su queste pagine qualche mese fa (clicca qui per vedere il video). Mentre il primo riproduce in toto il modulo hardware, escluso il potenziometro di uscita e il controllo Analog, il secondo aggiunge il gain di ingresso e la possibilità di inserire la simulazione di un circuito di amplificazione, oltre agli step di 1db del potenziometro del guadagno.

Qui sotto potete ascoltare il file audio originale, equalizzato con il 550b hardware e poi con il plugin di Waves e di IK Multimedia copiando i settaggi utilizzati sul modulo API.

 

Quanto sono uguali?

Prima di tutto bisogna considerare che quando utilizziamo un hardware esterno alla DAW non è solo il suo suono che stiamo ascoltando, dobbiamo aggiungere anche il suono dei convertitori, in uscita e in entrata, che volente o nolente entrerà sempre in gioco. Quindi nelle prove che avete appena ascoltato bisogna tener sempre presente che il take processato dall'hardware contiene anche il suono dei convertitori utilizzati, a differenza delle prove con i plugin che non passano da nessuno stadio di conversione.

In secondo luogo bisogna tenere conto che l'unità specifica utilizzata per creare le emulazioni non è quella che abbiamo noi sottomano e, come sappiamo, nell'hardware, soprattutto a componenti discreti come questo, il suono può variare da unità ad unità a seconda dell'usura, dell'anno di produzione, ecc. Oltretutto non abbiamo nessun tipo di notizia sui convertitori utilizzati da Waves e IK Multimedia per i loro processi di analisi e fine tuning.

Fatte queste considerazioni abbiamo ripreso i file in mano cercando di avvicinarci il più possibile al sound dell'hardware regolando i plugin ad orecchio, senza guardare la posizione dei controlli sull'hardware originale. Qui sotto in fila potete vedere le immagini dei plugin su Drum, Bass, Guitar e Hammond, dove il primo rispecchia i settaggi originali dell'hardware, mentre il secondo rappresenta le nostre regolazioni ad orecchio.

DRUMS

API 550b eq - Hardware vs. Software

BASS

API 550b eq - Hardware vs. Software

GUITAR

API 550b eq - Hardware vs. Software

HAMMOND

API 550b eq - Hardware vs. Software

Qui potete sentire le nostre prove audio, prima il file processato dall'hardware, poi quello dai plugin Waves e IK Multimedia alternativamente con la stessa posizione dei controlli e per ultimo con i controlli impostati ad orecchio.
 

Hardware vs Software

Prima di tutto lasciateci dire che matchare ad orecchio un hardware con dei plugin con i controlli a step non è proprio una passeggiata, senza considerare, come abbiamo già detto, il suono dei convortitori che, per quanto buoni e fedeli possano essere, aggiungono sempre qualcosa al segnale. Poi alcuni amanti della precisionee e del dettaglio potrebbero anche discutere sul cavo utilizzato, la lunghezza, l'alimentazione, eccetera eccetera eccetera...

Detto questo alla fine è meglio usare il vero hardware con cavi, convertitori e tutto quello che ne consegue, oppure possiamo utilzzare tranquillamente i plugin, che a detta di tutti ormai hanno raggiunto ottimi livelli qualitativi, senza parlare della comodità del recall istantaneo e totale?
Con questo articolo non vogliamo entrare nella diatriba, ma darvi la possibilità di ascoltare e valutare con le vostre orecchie se è meglio utilizzare uno o l'altro e quanto potrà andare ad influire sul sound dei vostri mix e delle vostre produzioni. 

A nostro parere, e da quello che l'esperienza ci ha insegnato anche vedendo molti professionisti al lavoro, si possono raggiungere ottimi risultati utilizzando sia l'hardware che il software, dove il meglio viene fuori unendo le due tecnologie in modo pratico ed intelligente.

Negli ultimi tempi va molto di moda la frase "t's not the Gear, it's the Ear!" 
Concordiamo in pieno a aggiungeremmo "It's time to Work Hard guys!"

 
550b api api collection ik multimedia t-racks waves audio
Link utili
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Waves Audio
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