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I B-solo più belli di sempre (secondo me)
I B-solo più belli di sempre (secondo me)
di [user #16167] - pubblicato il

Una B davanti al nome indica nell’industria musicale, come in quella cinematografica, qualcosa di meno importante. Ecco quindi i B-side, i B-movie e da oggi anche i B-solo.
Mentre per i film di serie B si può parlare proprio di un genere che raccoglie film realizzati con budget bassissimo e spesso con scenografie di seconda mano, i B-side nascono dall’esigenza tecnica di riempire il secondo lato di un 45 giri (alcune volte diventando più famosi della faccia opposta). Cosa sono quindi i B-solo?

I B-solo sono degli assolo in realtà, nulla più, con la differenza che ho deciso di raccoglierli in questa categoria perché, in un modo o nell’altro, pur essendo delle belle chicche, non sono mai diventati estremamente famosi, non sono mai entrati nei programmi dei corsi di chitarra e nelle chiacchiere da fiera. Questo non perché siano brutti o mal suonati, ma spesso perché inseriti in una canzone non riuscitissima, o scritta "fuori tempo massimo" per un genere o magari solo perché eclissati da altri brani leggendari della tal band o chitarrista.

La cosa bella dei B-solo è che possono essere diversi per ogni chitarrista. Ecco quelli che nel corso degli anni mi hanno colpito di più e su cui ho speso un bel po’ di tempo per impararli e suonarli come si deve.

I B-solo più belli di sempre (secondo me)

Da sempre uno dei miei periodi preferiti per quanto riguarda il rock e il pop è quello a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, che ha regalato dei grandi pezzi di storia del chitarrismo, compreso il mio guitar hero preferito: Paul Gilbert. Tra le migliaia di canzoni pubblicate nell’era in cui il Video ha ucciso le Radio Star c’è un brano di un certo Rick Springfield, australiano, molto famoso come cantante, un po’ meno come chitarrista. All’interno di uno dei suoi brani più conosciuti, "Jessy's Girl", si nasconde un assolino fatto di qualche lick e una manciata di cliché che, uniti ai double stop, creano una piccola chicca all’interno di un brano senza troppe pretese, ma che mi ha sempre intrippato.

I B-solo più belli di sempre (secondo me)

Dei Queen non sto nemmeno a citare quali potrebbero essere gli assolo più famosi e belli globalmente riconosciuti. C’è un brano intitolato "Save Me", un po' malinconico, quasi triste, in cui Brian May fa quello che fa sempre, lasciarmi a bocca aperta con un fraseggio che unito al suono acido e tagliente lo farebbero riconoscere anche da un sordo. Questa volta però la frasetta al fulmicotone è introdotta da un quasi assolo acustico, leggero e delicato, in perfetta armonia con il mood del brano pronto a esplodere nel ritornello (e nella seconda parte di solo). È questo il B-Solo su cui volevo fermarmi.

Restando nel campo del guitar heroes go acoustic, passiamo al mio personale dio delle sei corde, Paolo Gilberto che mi pugnala alla schiena ogni volta che ingrana la prima e parte come un dragster in (im)pennata alternata. C’è un brano però dei Mr Big in cui Billy Sheean molla il basso a favore di una 12 corde, Pat Torpey passa alle congas e Gilbert imbraccia una splendida acustica con buche a effe. Quello che mi fa impazzire dell'assolo di "Going Where The Wind Blows" è quanto, a dispetto della semplicità tecnica e melodica, sia perfettamente incastonato nel brano. Un abbellimento, nulla più, niente svise da prima donna, una piccola perla, incisa prima che Gilbert (almeno stando a ciò che dice) decidesse di dedicarsi al blues, e neanche a tempo pieno tra l’altro, vista la scaletta delle sue clinic attuali.

I B-solo più belli di sempre (secondo me)

Tornando ai ruggenti anni ’80, non posso non annoverare negli assolo di serie B (che vi ricordo non sono quelli brutti, ma solo quelli meno suonati nei negozi di musica per provare gli strumenti) quel minuto e mezzo registrato da Mike Oldfield con la sua Strat e una Flying V in "Moonlight Shadow". La bellezza di questo solo, a mio avviso, risiede proprio nel rapporto noia-lunghezza: nonostante si prenda quasi mezza canzone, non stufa mai. È semplice, ben suonato e con quel sound un po' spompo e allo stesso tempo scoppiettante che solo nel 1983 non poteva infastidire.

A ruota seguono i The Knack con una delle canzoni più suonate dalle party band di tutto il mondo: "My Sharona". Nonostante chiunque su questa terra, perfino i pinguini in Antartide, avranno urlato almeno una volta nella vita “ma ma ma maaaaaayyyyy shaaaaroooonaaaaa!” non molti chitarristi si lanciano nel provare a studiare quello che avviene dal minuto 2:42, dove una Black Beauty con un suono fuzzoso un po' lo-fi si lancia in quello che avrebbe potuto benissimo essere il solo di un brano ben più rock. Quando una decina di anni fa mi misi a studiare questo brano (riff a parte) ricordo di averci perso davvero un bel po’ di tempo, ma il risultato è stato soddisfacente. Peccato solo che ogni volta che mi è capitato di suonare "My Sharona" su un palco il brano veniva chiuso sempre troppo presto...

Gary Moore è forse uno dei chitarristi più apprezzati non solo per il gusto e la tecnica, ma anche (e soprattutto) per il suono. Tra i suoi brani, non meno apprezzati ma meno suonati, c’è sicuramente "Over The Hills and Far Away". Devo ammettere che ho conosciuto questo brano per via della cover dei Nightwish, band che mi è sempre piaciuta anche dopo la mia fase metal. Con il tempo però ho finito per preferire di gran lunga il carattere più eighties di Gary Moore condito da quel sound di chitarra che Emppu Vuorinen si sogna probabilmente la notte, assieme a tutti noi.

Chiude la mia carrellata di B-Solo uno di quei brani dance che anche i sassi ballerebbero: "Maniac". Qusto forse non è proprio un solo di serie B, anzi è molto suonato, ma meriterebbe di più. Michael Sanbello con la sua Telecaster di plexiglass e il fisico da palestrato d’altri tempi mi ha seriamente messo in difficoltà. La parte di tapping, infatti, non è per niente scontata, con il plus della tonalità di Eb, sempre un po’ ostica sulla chitarra. Fortuna che nel 2011 Gianni Rojatti mi è venuto incontro con una bella puntata di Training.

Questa insomma è la mia lista di B-Solos che, ripeto, non sono i migliori assolo della storia della chitarra, ma sono quelli che secondo me meriterebbero più fama di quella che hanno. Ora aspetto di leggere la vostra lista personale, magari mi imbatto in qualcosa che non conosco!
curiosità
Link utili
Il tutorial di Maniac di GIanni Rojatti
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