di redazione [user #116] - pubblicato il 10 agosto 2015 ore 13:00
Cosa fa un guitar hero quando non suona? Per tutto il mese di agosto ospiteremo una serie di interviste a virtuosi della chitarra per curiosare tra le loro abitudini, gusti e passioni. Felici, per una volta, di non farli parlare solo di valvole, plettri, corde, musica e dischi. La parola al primo big: il fenomenale Marco Sfogli
Principalmente cerco di stare con la mia famiglia il più possibile. Suonare è per molti considerato un lavoro eccitante che ti permette di viaggiare tanto e vedere posti che magari non vedresti mai, ma c’è come in tutte le cose un lato B. E’ capitato, per esempio, di mancare a compleanni o date importanti, ecco perché quando posso cerco di spendere quanto più tempo possibile con i miei cari.
La cosa che preferisci e ti piace di più mangiare prima e dopo un concerto?
Preferisco quando possibile mangiare dopo il concerto per non appesantirmi troppo. Sono un maledetto carnivoro, qualsiasi piatto a base di carne dopo il concerto è cosa gradita!
Hai appena finito un concerto andato alla grandissima: per rilassarti e festeggiare un bicchiere di cosa ti offri?
Sono un pessimo compagno di sbronze in realtà, preferisco la Coca Cola alla birra tanto per dirne una…ma non disdegno un buon bicchiere di vino rosso dopo una data importante
Molti chitarristi si vantano anche di essere bravi cuochi. Tu come te la cavi? Qual'è il tuo asso nella manica?
Diciamo che io ho sempre fatto di necessità virtù. Non mi ritengo un grandissimo cuoco, ho dei piatti che mi riescono meglio e altri meno. Per un periodo di tempo sono stato il gran visir del barbecue, anche se per molti potrà sembrare facile cucinare una bella bistecca fiorentina da 1kg alla brace ma non è così. Ci vuole tanta pazienza e tempismo giusto altrimenti brucia tutto in un attimo
I look legati ai generi musicali cambiano. Quando è esploso lo shred, quel tipo di chitarrista lo immaginavi vestito come qualcuno a metà tra Paganini e un istruttore di Aerobica. Come si veste oggi uno shredder?
Erano gli anni 80 e certe cose oggi sono inguardabili. Del resto ogni epoca ha i suoi modi… oggi lo shredder lo vedo pelato innanzitutto, rigorosamente nessun abito in pelle o simil pelle, con una t shirt o camicia possibilmente nera…aspetta: quello sono io!
Scherzi a parte, oggi lo shredder lo vedo vestito in maniera più spontanea e meno tendente alle mode del momento. Un look sobrio e non troppo elegante, poi dipende dai contesti ovviamente
Le tre cose che proprio detesti nel look o nel portamento di un chitarrista?
Sicuramente il chitarrista con sandalo francescano non si può guardare per quanto mi riguarda. E poi ci sono quelli che si sbattono inutilmente o che fanno roteare masse infinite di capelli mentre suonano. Però qui c’è anche una punta di invidia a dire il vero!
Approfittiamo di questa intervista per rispolverare queste due lezioni sullo sweep picking realizzate da Marco per la nostra Didattica.