di redazione [user #116] - pubblicato il 14 dicembre 2012 ore 07:30
Uno strumento decisamente insolito, quasi di nicchia. Nato nel '68 come strumento innovativo e interessante, è riuscito a rimanere aggrappato con le unghie al progresso sino a evolversi in una seconda versione.
Uno strumento decisamente insolito, quasi di nicchia. Nato nel '68 come strumento innovativo e interessante, è riuscito a rimanere aggrappato con le unghie al progresso sino a evolversi in una seconda versione. Si evolve anche la metodologia di utilizzo. La tastiera dello strumento è infatti utilizzabile sia con la piccola penna di cui è dotato che con le dita.
La disposizione delle note, rimane quella classica di una tastiera. Quest'ultima, capace di coprire tre ottave (+/-2 due ottave), è realizzata in metallo nelle misure di 308mm x 120mm x 26mm per appena 1Kg di peso. Stylophone 2, così come il suo predecessore, è uno strumento monofonico utilizzabile sia grazie alla piccola penna integrata che con l'utilizzo di un dito.
Al momento non sono disponibili molte informazioni. Arriveranno in prossimità della data della sua immissione nel mercato. Per ora sappiamo comunque che dispone di: classic British 12dB/octave state-variable filter, dual all-transistor voltage controlled oscillators, sub-oscillators, aux input e otto LFO con 14 ottave di range.
Il suono può essere ascoltato sia attraverso gli speaker integrati che attraverso le cuffie collegabili alla relativa uscita. Dispone inoltre di CVI (Control Voltage Input).
Sarà possibile avere più informazioni sul suo conto e quindi entrarne in possesso (per circa €370) dopo l'imminente Namm.