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Steve Vai, Guitar Extravaganza!
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
di [user #17404] - pubblicato il

Addentriamoci nel solismo alieno e impossibile di Steve Vai. Per farlo, ci siamo ispirati a uno dei suoi dischi più selvaggi e metallari, "Eat'em And Smile". Whammy-bar, legati, plettrate, tapping per cinque frasi nello stile dei passaggi più estremi degli assolo di Big Trouble, Ladies Night In Buffalo e Shy Boy...pura Guitar Extravaganza!
“Eat Em and Smile” è considerato uno degli album migliori della discografia di Steve Vai.
Probabilmente è la sua parentesi artistica più heavy metal ed esasperata dal punto di vista solistico.
In questa lezione, proporremo cinque frasi intimamente ispirate al solismo di Vai di questo disco, prendendo come spunto principale gli assolo di “Big Trouble”, "Shy Boy" e “Ladies’ Night In Buffalo?”.
Le frasi sono costruite sulla tonalità di A lidio, probabilmente il modo preferito e più utilizzato da Steve Vai.
La scala lidia si differenzia da una scala maggiore, Ionica, per una sola nota, la quarta che è, rispetto a una scala maggiore, un semitono più alta e chiamata eccedente o aumentata
A  Ionico = A, B, C#, D, E, F#, G#
A  Lidio    =  A, B, C#, D#, E, F#, G#
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Se a un primo ascolto il suono della quarta eccedente può risultare ai meno esperti indigesto, ecco due semplici melodie per prendere confidenza con questa sonorità e apprezzarne il colore.
Il notissimo tema dei Simpson è costruito sulla scala Lidia e addirittura la melodia ne enfatizza proprio il suono della #4.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
ExA
 
Quindi, uno dei temi più caratteristici di Vai che ha proposto questa stessa melodia in addirittura tre dischi: nei temi di “Junkie” e “Answers” rispettivamente da Flexable e Passion And Warfare e come riff  di apertura di “Wire and Wood” in Disturbing The Peace degli Alcatrazz.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
ExB
 
Chiarita la struttura armonica della scala Lidia e presa confidenza con la sonorità, impariamo il box di scala a tre note per corda di A lidio sul quale ho costruito tre delle cinque frasi proposte in questa lezione. E’ uno dei box più utilizzati da Steve Vai.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
 
GUITAR EXTRAVAGANZA - Es.1)
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Il primo fraseggio mette in gioco due elementi davvero caratteristici del fraseggio di Vai: la tecnica del legato e l’utilizzo della leva. La frase si apre con una melodia sviluppata sulla corda di B costruita sulla scala di A lidio. La scala è suonata in ottavi. La prima nota di ogni gruppo di due ottavi è suonata premendo la nota con una pressione della whammy bar. La seconda nota è ottenuta grazie a un’azione combinata di rilascio della leva che ritorna all’intonazione originale e a un pull-off . Nel passare da un gruppo di due ottavi all’altro c’è uno slide sempre accompagnato dalla pressione della whammy bar. L’effetto gommoso che si ottiene unito al tipico miagolio della chitarra sono un vero trademark di Vai. Attenzione al bending di un semitono tra il D# al 16° tasto e il E al 17° che viene enfatizzato da un delicato lavoro di leva. La seconda parte del fraseggio presenta una scarica di sestine suonate rigorosamente in legato. Il pattern sulle prime tre corde è particolarmente articolato e necessita di essere memorizzato e assimilato lentamente. Vero guizzo del genio Vaiano e’ l’utilizzo del whammy bar sullo sviluppo delle sestine sulla corda di G. La leva, senza interrompere la scansione ritmica delle frase, affonda e poi rilancia l’incedere delle note con un delizioso singhiozzo. 
 
Es1
 
 
GUITAR EXTRAVAGANZA - Es. 2)
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Il tapping è il protagonista del secondo fraseggio che offre nella maniera più fedele possibile la parte più emozionante dell’assolo di “Big Trouble”. In questo brano, Vai esegue una fuga in tapping magnifica, un vero capolavoro di articolazione e complessità tecnica, timing, gusto e sonorità aliene. La parte è davvero impegnativa perché non si limita a un semplice pattern applicato meccanicamente a una scala, come spesso avviene in questo tipo di fraseggi. Il fraseggio insegue un vero e proprio intricatissimo disegno melodico e per questo cambia in continuazione diteggiatura, voicing, raggruppamenti di note.
Per facilitarne l’apprendimento l’abbiamo in ogni caso diviso in tre pattern separati che potrebbero anche essere pensati come tre lick da usare singolarmente.
Il primo pattern aggiunge a una tradizionale disposizione a tre note per corda una quarta nota in tapping. Si noti come sulla corda di B il tapping ribatte la stessa nota appena suonata sul E cantino creando un accattivante effetto di ribattuta. L’incedere delle note è lineare sulla corda di E cantino, ben più articolato e complesso su quella di B. Prestate attenzione.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Il secondo pattern rompe il senso di linearità scalare e si sviluppa su un fraseggio a intervalli più larghi. La diteggiatura su cui è costruito è quella di una pentatonica di G#m fatta eccezione per un’unica nota estranea, il A che fa capolino al 14° tasto sulla corda di G. Suonare una pentatonica minore un semitono sotto un accordo maggiore, nel nostro caso il A della base, è un’ottima maniera per enfatizzare la sonorità lidia.
Le note della pentatonica di G# minore, G#, B, C#, D#, F# rispetto all’accordo di A sono infatti settima, nona, terza, quarta eccedente lidia e sesta.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
L’ultimo pattern merita particolare attenzione per l’utilizzo dello string skipping e la disposizione particolare delle note a due e tre note per corda. Questo tipo di diteggiatura, molto utilizzata da Steve Vai, si predispone a una disposizione ritmica in quintine.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Es2
 
 
GUITAR EXTRAVAGANZA - Es. 3)
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Il terzo esempio è uno dei miei preferiti perché fotografa al meglio la ricchezza e varietà del solismo di Vai. In questa frase troveremo bending, whammy bar, sweep picking, legato. L’idea alla base è quella di suonare in successione le tre triadi minori che derivano dalla scala di A lidio: C#m, G#m e F#m. Dopo un’apertura costruiti su due bending accarezzati con un gentile tocco di leva, le tre triadi vengono suonate in una rapida successione in sweep picking. Assolutamente importante la pulizia e la precisione negli slide che congiungono le triadi. La frase termina con una frustata in legato, costruita sul solito box di A lidio. Attenzione all’utilizzo della leva che apre e chiude le due veloci sestine. In particolare bisogna essere particolarmente decisi sulla nota di chiusura che deve essere letteralmente fatta sprofondare con un lento e deciso colpo di leva.
 
ES3
 
 
GUITAR EXTRAVAGANZA - Es. 4)
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
L’esempio successivo è interamente costruito in rigorosa pennata alternata. Anche in questo caso, Vai non si limita a suonare velocemente la scala, ma rende tortuoso l’incedere della frase cambiando in continuazione pattern su ogni corda. Attenzione all’armonico artificiale e al vibrato deciso preso in chiusura del lick.
 
ES4
 
 
GUITAR EXTRAVAGANZA - Es. 5)
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
L’ultimo esempio enfatizza l’approccio selvaggio di Steve Vai che strapazza con la leva le note di E e F# sulla corda di B. Anche se l’approccio sembra molto barbaro, vista l’irruenza dell’esecuzione, c’è invece  un accurato controllo ritmico della parte; questa è costruita in terzine che vengono scandite in maniera precisa dalla leva. Seguono tre bending di cui va affrontato con attenzione quello di un tono e mezzo tra C# e E sulla corda di E cantino al 21° tasto. L’esplosione della frase arriva con una sfuriata in sestine in pieno stile Vaiano che si chiude con il lento collasso del G# preso al 13° tasto sulla corda di G. Questo è fatto sprofondare con un colpo di leva.
 
ES5
 
 
Come al solito vi lascio una backing track sulla quale poter provare questi lick e improvvisare nello stile di Steve Vai. La base è in La  e i BPM sono 120. Come avrete sentito dagli esempi, nella base per movimentare l'armonia e rendere più gradevole l'improvvisazione, ho alternato all'accordo di A maggiore un accordo di F# m. Buon divertimento!
 
BackingTrack

 
IL SUONO
 
Per avvicinarsi alla sonorità di Steve Vai saranno necessari pochi ma ben precisi elementi.
Un chitarra a ventiquattro tasti, due humbucker e un ponte in stile Floyd Rose ben collaudato e regolato.
Io ho utilizzato la chitarra che da qualche mese a queste parte è la mia principale: un’Ibanez Rg 1670 con tastiera in acero e due Di Marzio, Crunch Lab al ponte e Liquid Fire al manico.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
 
Per l’amplificatore l’ideale sarebbe una testata valvolare settata su un canale lead con una quantità di gain generosa ma non esagerata.
Ulteriore rotondità e sinuosità di suono la si potrà ottenere aggiungendo un distorsore a pedale, con il controllo di gain appena aperto.
Io ho usato una testata Laney VH100r con davanti un distorsore Ibanez Jemini settato sul canale verde. Le regolazioni erano queste.
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Steve Vai, Guitar Extravaganza!
 
Importantissimo l’utilizzo del Delay.
Nel mix di questi esempi ce ne sono due: uno tradizionale stereo, settato a tempo sui 120 BPM della base, con i quarti su un canale e gli ottavi sull’altro e una buona percentuale di feedback.
Quindi, peculiare del suono di Eat’em And Smile, uno strettissimo, regolato sui 70 millisecondi e il feedback a zero. La ripetizione non è percepibile, ma ingrossa e doppia il suono della chitarra offrendogli un effetto molto naturale di doppiatura. Un trucchetto per un chorus maledettamente anni ’80…
 
 
 
 
lezioni steve vai the story of light
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